UNA VITA SPEZZATA IN RIVA AL LAGO: STORIA DI UN GIOVANE DI NOME GIUSEPPE

"Ci fu una grande esplosione. Una quantità enorme di rottami volavano per aria e alcune ancora con il fuoco acceso. Da lì a pochi minuti gli elicotteri sorvolavano il cielo dove era avvenuto il disastro, prontamente avvisati per telefono dalle persone che avevano assistito all'incidente. Dopo circa un'ora arrivarono i pompieri e l'ambulanza. La scena si presentava raccapricciante, un cimitero di rottami". Comincia così il romanzo autobiografico di Giuseppe Tozzi, di fantasia ma con fatti realmente accaduti. "Sta al lettore o alla lettrice captare, dalla sua storia, un proprio messaggio. Se anche tu sei tra coloro che ama ascoltare e leggere gli animi, ascolta il tuo cuore, potrai sentire limpido e forte quanta verità, in ogni parola di questo romanzo autobiografico, si nasconda. Vivere in isolamento, lontano dalla vita frenetica di questo mondo, da cui giornalmente attingiamo conoscenze, subiamo emozioni, esperienze di vita, significa non crescere per raggiungere la maturità di un adulto. Tutto procede bene se la persona viene educata con mentalità di sacerdote, ma al contrario che cosa ne sarebbe di lui se vivesse in abiti civili? La sua vita, pur essendo stata sregolata, sarà sempre simile al "Passero Solitario"