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La Castellina a sud di Civitavecchia: origini ed eredita: Origines protohistoriques et evolution d'un habitat etrusque

La Castellina a sud di Civitavecchia: origini ed eredita: Origines protohistoriques et evolution d'un habitat etrusque in Bloomington, MN
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La Castellina e il nome recente di un poggio, prima conosciuto sotto il toponimo San Silvestro, a cinque chilometri circa a sud di Civitavecchia e a poco piu di un chilometro dal mare. Questo abitato protostorico poi etrusco sorgeva sulla sinistra del torrente Marangone dal XIV al III sec. a.C. Durante questo lungo periodo si sviluppa un centro ben difeso in auge fino alla romanizzazione, rimpiazzato in seguito dalla colonia di Castrum Novum, situata vicino al capo Linaro con un porto ben anteriore alla fondazione traianea di Centumcellae. Sul poggio della Castellina si sono rinvenute importanti vestigia protostoriche ed etrusche, cosi come di una occupazione in epoca romana, medievale e moderna. Appartengono all'impianto della Castellina altri resti dispersi per le pendici e lungo la linea di costa, varie necropoli intorno al poggio e il santuario di Punta della Vipera. Tra le tombe piu importanti sono i monumenti a tumulo orientalizzanti ed arcaici, alcuni di grandi dimensione. Al contesto funerario orientalizzante risalgono un busto in pietra e un vaso plastico egittizzante di faience, di particolare interesse. La quasi totalita dei reperti delle prime scoperte sulla Castellina e nelle sue necropoli venne distrutta durante i bombardamenti di Civitavecchia nel 1943. Dopo nuovi interventi dell'associazione Centumcellae di Civitavecchia, comincia, nel 1995, il programma franco-tedesco accettato dalla Soprintendenza archeologica per l'Etruria meridionale. Questo programma di esplorazioni e di scavi e stato compiuto con la partecipazione di numerosi specialisti, archeologi e studiosi della Comunita Europea. La presente opera, curata da Parigi e Saragossa, comprende l'insieme delle ricerche e studi effettuati sotto gli auspici del CNRS con sede a Parigi, il patrocinio della Scuola Francese di Roma e l'aiuto finanziario del Ministere des Affaires etrangeres e l'Ecole Normale Superieure, con l'attiva partecipazione del comune di Civitavecchia, dell'Autorita portuale, della Cassa di Risparmio, della FIAT, della CONAD, della Molinari, della Fondazione EDF e con l'intervento del comune di Santa Marinella e delle Universita de Saragossa e Huesca. I risultati di queste ricerche evidenziano i principali caratteri dell'abitato: l'architettura e l'urbanistica dei periodi orientalizzante, arcaico ed ellenistico, le ceramiche etrusche e d'importazione (greca, fenicia, punica, iberica), l'iconografia dei vasi dipinti e delle terrecotte architettoniche, le iscrizioni e graffiti dal VII al III sec. a.C. Le ceramiche dell'eta del Bronzo e della prima eta del Ferro sono abbondanti e fanno luce sul fenomeno di formazione del periodo etrusco. D'altra parte, la posizione topografica della Castellina etrusca, alla stessa distanza da Cerveteri e da Tarquinia, conferisce a questo castrum (Castrum Vetus?, Castrum Inui?) un doppio ruolo di frontiera e di porto aperto nel Mediterraneo, allo sbocco della conca mineraria di Tolfa. Partendo dalle ultime esplorazioni possiamo capire meglio la storia di un settore importante dell' Etruria meridionale, degli scambi mediterranei e della formazione del porto di Civitavecchia. I contributi di questa pubblicazione sono nella maggior parte redattati in francese, italiano e spagnolo, altri in inglese o tedesco, e tutti sono accompagnati da riassunti in italiano, inglese, francese o spagnolo.